ANALISI DELLE ACQUE / ANALISI DELLA QUALITA’ DELLE ACQUE

Analisi delle acque

A.S.E. Lab Srls offre servizi e soluzioni per Ambiente, Sicurezza, Qualità…

Nei casi summenzionati, l’acqua dei pozzi deve sottostare a specifiche analisi, di tipo chimico e di tipo biologico, con precise scadenze temporali (mensili e annuali). 


La responsabilità di questo genere di analisi ricade sul gestore che deve condurre l’impianto idrico o l’impresa che utilizza questa acqua, e deve assicurarsi che ogni norma in materia di analisi dell’acqua sia scrupolosamente ottemperata.


  • analisi delle acque di scarico/reflue 
  • analisi delle acque di pozzo
  • analisi delle acque di piscina
  • analisi delle acque destinate al consumo umano
  • analisi delle acqua reflue per il riutilizzo
ANALISI DELLE ACQUE DI SCARICO/REFLUE

ANALISI DELLE ACQUE DI SCARICO/REFLUE

Il Decreto Legislativo del 3 aprile 2006 n. 152 e successivi aggiornamenti stabilisce le modalità di trattamento delle acque reflue. Per acque reflue ci si riferisce a tutte le acque di scarto provenienti sia da insediamenti tipo industriale che domestici. Le acque di scarico e reflue sono in genere suddivise in:

  • Acque reflue domestiche: acque che provengono da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti in prevalenza da attività domestiche e dal metabolismo umano.
  • Acque reflue industriali: acque che provengono da edifici o installazioni in cui si svolgono attività commerciali od anche attività di produzioni di beni, acque qualitativamente diverse dalle acque reflue domestiche.
  • Acque reflue urbane: si tratta del miscuglio di acque reflue industriali, acque reflue domestiche e/o acque meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e derivanti da agglomerato.

Con il summenzionato Decreto Legislativo si sono fissati gli obbiettivi minimi di qualità ambientale per i corpi idrici, relativi a tutto il territorio italiano. Con livelli minimi di qualità ambientale si fa riferimento alla capacità dei corpi idrici di preservare i processi naturali di autodepurazione e, contemporaneamente, la capacità di sostenere comunità animali e vegetali diversificate e grandi.


L’allegato 5 della parte terza del Decreto Legislativo fa riferimento ai limiti di emissione degli scarichi idrici in base a queste tabelle:


• Tabella 1 – Valori limite di emissione per gli impianti di acqua reflua urbana

• Tabella 2 – Valori limite di emissione per gli impianti di acque reflue urbane recapitanti in aree sensibili

• Tabella 3 – Valori limite di emissione in acque superficiali e in fognatura.

ANALISI DELLE ACQUE DI POZZO

Il servizio di analisi delle acque di pozzo serve ad assicurare che si stanno utilizzando acque affidabili e sicure per la salute dell'uomo. Oltre ad essere un'ottima abitudine, il controllo della salubrità dell’acqua del pozzo è una necessità prevista e regolamentata dalla legge per determinare le varie categorie di pozzi.


La legge che stabilisce come organizzare i controlli sulle acque potabili, e di conseguenza per le acque dei pozzi, è contenuta nei Decreti Legislativi n. 31/2001 e n. 27/2002. Si tratta di due norme che prevedono specifiche disposizioni per tutto quello che concerne l’analisi complessiva dell’acqua potabile (nei casi in cui l'acqua sia utilizzata come fonte per l’imbottigliamento, per gli alimenti idrici urbani e per la lavorazione all’interno delle industrie di tipo alimentare).


Nei casi summenzionati, l’acqua dei pozzi deve sottostare a specifiche analisi, di tipo chimico e di tipo biologico, con precise scadenze temporali (mensili e annuali). La responsabilità di questo genere di analisi ricade sul datore di lavoro che deve condurre l’impianto idrico o l’impresa che utilizza questa acqua: il datore di lavoro, con il medico competente, deve assicurarsi che ogni norma in materia di analisi dell’acqua sia scrupolosamente ottemperata.


(In quei casi in cui la fonte di acqua non sia destinata a un pubblico utilizzo, ma faccia riferimento a un esclusivo utilizzo privato, l’analisi dell'acqua non deve rispettare le norme sopra descritte. È tuttavia buona prassi effettuare analisi delle acque ai fini della sicurezza e della salubrità.)


L’analisi dell’acqua del pozzo è quindi una prassi da seguire praticamente sempre, sia quando si è obbligati per legge che quando viene fatta al fine della sicurezza personale. Per l’analisi è sempre cosa saggia affidarsi a professionisti del settore, come A.S.E. Lab srls, per non correre il rischio di ottenere analisi superficiali, per non rischiare sulla salute, propria e degli altri.

 Analisi acque di piscina

ANALISI DELLE ACQUE DI PISCINA

Il servizio di analisi delle acque delle piscine è stato previsto dal legislatore con l'obbiettivo di garantire, a chi ne fa uso, un elevato livello di sicurezza e salute. Presso le piscine, visto che sono luoghi dove può essere presente un numero elevato di persone, è stabilito che i Responsabili delle strutture provvedano a garantire accurati controlli.


Nello specifico, la legge ha stabilito che chi si occupa di organizzare i controlli e le analisi delle acque delle piscine è l'Accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 16 gennaio 2003; si tratta di una norma che detta legge relativamente alle analisi (comprese le relative tempistiche) che debbono essere fatte in ogni stabilimento.


Uno degli aspetti primari stabiliti dalla legge stabilisce il fatto che i controlli devono essere fatti in diversi punti del sistema idraulico che porta l’acqua alla piscina. Per avere la sicurezza che ogni punto del sistema di acquedotto sia in ordine, il Responsabile deve fare i suddetti controlli:

  • Nel condotto di approvvigionamento della vasca
  • Nelle acque presenti nella vasca
  • Nelle acque espulse dalla vasca dopo l’uso

La legge stabilisce anche che i controlli devono essere fatti con cadenza periodica – questo con lo scopo di assicurare un controllo costante della qualità delle acque dello stabilimento.

Analisi delle acque destinate al consumo umano

ANALISI DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO

La qualità delle acque potabili, tecnicamente definite “acque destinate al consumo umano”, è definita e regolamentata in Italia dal D.Lgs. 31/2001. Con acque destinate al consumo umano si intendono “le acque trattate e non, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori e per le acque utilizzate in un’impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escluse quelle, individuate ai sensi dell’articolo 11 comma 1, lettera e), la cui qualità non può avere conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale”.


In particolare, il controllo e le procedure di analisi sulle qualità biologiche, chimiche e organolettiche dell’acqua destinata al consumo umano sono regolamentate dal suddetto decreto legislativo che recepisce e rende attuabile la Direttiva Europea 98/83/CE. Il principale scopo del citato Decreto è quello di “proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e pulizia” (Articolo 1).


Ai sensi del citato Decreto legislativo le acque destinate al consumo umano devono essere esenti da sostanze – come anche da microrganismi, parassiti e così via – presenti in quantità tale da essere un pericolo per la salute degli individui. Bisogna altresì ricordare che la legge citata specifica le responsabilità di quanti forniscono acqua destinata al consumo umano in difformità da quanto specificato (sono previste sanzioni pecuniarie che possono essere di oltre 30 mila euro).

ANALISI DELLE ACQUE REFLUE PER IL RIUTILIZZO

Le norme previste per la tutela delle acque prendono in esame anche il recupero delle acque reflue - per uso industriale e per uso irriguo. Il D.M. 185 del 12 giugno 2003 definisce le norme per il riutilizzo delle acque reflue domestiche, assimilate alle domestiche, industriali e urbane, stabilendo altresì i parametri all'interno dei quali devono rientrare queste acque per il loro riutilizzo nei vari contesti. Questi limiti concernono sia i parametri chimici che quelli microbiologici; possono essere diversi, sulla base del tipo di impiego delle acque reflue depurate.


Va tenuto in considerazione il fatto che le acque reflue non hanno tutte la medesima natura e le stesse caratteristiche, ciò vuol dire che per determinare il trattamento depurativo più adeguato è basilare sapere l’origine delle acque inquinate ed anche la loro destinazione finale. Le acque reflue provenienti da metabolismo umano (civili e/o domestiche) hanno una forte prevalenza di inquinanti di tipo naturale e organica, invece le acque industriali in genere hanno la prevalenza di sostanze di sintesi chimica.


Le acque reflue domestiche possono trovare la loro origine da abitazioni residenziali e saltuarie, come anche da attività che possono essere assimilate a quelle domestiche: camping, villaggi turistici, agriturismi, alberghi, cantine vinicole, caseifici ecc. Le destinazioni d’uso principali delle acque reflue depurate sono:

  • Irrigazione: le acque sono destinate alla irrigazione delle colture destinate al consumo animale o umano, alle colture per la produzione di energia elettrica, per l’irrigazione di giardini, di spazi verdi, di campi sportivi
  • Civile: le acque sono impiegate per pulire le strade dei centri abitati, per il lavaggio dei cassonetti, per approvvigionare gli impianti di riscaldamento e raffreddamento (fatta eccezione per gli impianti di scarico dei servizi igienici)
  • Industriale: in questo caso l'acqua reflua depurata serve per impianti antincendio, per impianti lavaggio, per processi di lavorazione industriale (è esclusa la categorica di tutti i cicli operativi che comportano un contatto diretto di queste acque con gli alimenti o i prodotti cosmetici e farmaceutici)

In base alla normativa italiana, gli impianti di depurazione con capacità che è al di sotto dei 50/100 abitanti equivalenti (regolamentati anche dai regolamenti locali e regionali) devono avere queste caratteristiche:

  • devono semplificare, in relazione alle dimensioni dell’impianto, la gestione e la manutenzione, minimizzando i costi di gestione e d'investimento, con la minore intensità tecnologica e con il più basso utilizzo di energia possibile

  • devono essere in grado di sopportare variazioni stagionali od orarie del carico idraulico edorganico

  • devono consentire la realizzazione di una depurazione efficace anche delle utenze minori e diffuse (evitando il collettamento di bassi carichi per lunghe distanze)

  • devono favorire il ricorso a impianti che consentano il recupero e il riutilizzo dei reflui depurati a valle degli impianti in presenza di utenze già esistenti o potenziali ed in accordo con i requisiti previsti all’articolo 99 del Dlgs

  • devono minimizzare l’impatto paesaggistico e le condizioni di disturbo del vicinato

  • devono tutelare le acque sotterranee (in particolare in zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati).

ANALISI TERRENI e RIFIUTI

ANALISI TERRENI e RIFIUTI

ANALISI TERRENI e RIFIUTI

La A.S.E. Lab srls di Sestu offre servizi nei settori ambiente, sicurezza e qualità. Il laboratorio si occupa anche di analizzare terreni e rifiuti speciali. Per ogni informazione contattare la società. Alcuni riferimenti:


  • Campionamenti e analisi chimica e merceologica

  • Classificazione e assegnazione codice CER su tutti i rifiuti
    (in riferimento al D.lgs. N° 152 del 03/04/2006 – D.M. del 03/08/2008 e s.s.m.m.i.)

  • Campionamenti e analisi chimica su fanghi di depurazione
    (in riferimento al D.lgs. N° 152 del 03/04/2006 es.s.m.m.i.)

  • Campionamenti e analisi su terreni secondo il metodo Spurway
    (S.I.S.S. e D.M. 13/09/1999 es.s.m.m.i.)

  • Campionamento e analisi merceologiche su R.S.U.

  • Analisi rifiuti per riutilizzi D.M. 05/04/2006 N° 186 es.s.m.m.i.

  • Campionamento e analisi su Oli dielettrici per determinazione PCB, Nr Neutralizzazione, acqua K.F., ecc.

  • Analisi percolato di discarica

  • Analisi su sedimenti marini con relazione e giudizio
    (in riferimento ai manuali APAT – ICRAM)

Torna su